Buongiorno care amiche e cari amici borsomaniaci, ma non solo... eccoci qui per il nostro appuntamento, con tazza di caffè, per continuare a parlare a sproposito di ‘Trittico’.
La scorsa settimana vi ho buttato lì, le caratteristiche che ‘sento’ e ho sempre desiderato nella borsa…
praticità, leggerezza, poco ingombrante per poterla riporre facilmente, possibilmente lavabile e soprattutto personalizzabile. Perché soprattutto?
Credo fortemente nell’unicità in tutte le sfere della vita, e nella bellezza di poter essere semplicemente unici anche nelle caratteristiche più esteriori. Mi piace pensare che ognuno di noi, e soprattutto i miei borsomaniaci possano personalizzare e interpretare la ‘borsa’ nella sua futile utilità.
Ovviamente ora devo spiegare l’uso di questi due aggettivi opposti tra loro.
La borsa è un contenitore che si utilizza per riporre e trasportare tutte quelle cose che ci servono, che dobbiamo e desideriamo portare quotidianamente con noi. È nella parola ‘desideriamo’ la prima spiegazione del futile... non tutto quello che riponiamo nella borsa serve veramente;
A volte sono ricordi o semplicemente oggetti che ci danno sicurezza nella loro inutilità.
La seconda spiegazione è nel ricercare l’aspetto bello e piacevole dell’oggetto in questione, perché diciamocelo... senza arrivare ad essere un po’ ‘malati’ come me e alcuni di voi borsomaniaci, nessuno si accontenta di un semplice sacchetto contenitore.

Siamo giunti al momento in cui vi spiego come ho pensato e come sono arrivata al ‘Trittico’.
Seguendo la definizione Treccani di Trittico della scorsa settimana… sono tre gli elementi che lo compongono e che sono legati tra loro.
Legati tra loro in due modi: il primo perché è la stessa borsa in tre dimensioni diverse: S piccola, M media, L grande; il secondo è che le borse possono essere utilizzate singolarmente o unite tra loro e usate come un’unica borsa.
I tre formati insieme sono una borsa da viaggio, che arrivati a destinazione viene separa per utilizzare i singoli formati per usi diversi: L ed M da giorno, S da sera.
Formato M+S da lavoro, per potere dividere gli oggetti prettamente lavorativi da quelli personali.
Formato L+S da attività sportive con la separazione degli oggetti come per quella da lavoro.
Ormai mi conoscete e sapete bene che questi miei suggerimenti sono indicativi e che la libertà di interpretare usi diversi è tutta vostra.
Per oggi mi fermo qui.
La prossima settimana entreremo nel nocciolo del progetto con...