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La borsa è un capriccio

Buongiorno care amiche e cari amici borsomaniaci, ma non solo... eccoci qui scivolati a venerdì mattina, con la tazza di caffè per parlare a sproposito de ‘la borsa è un capriccio’.

Andiamo a vedere cosa scrive a proposito di ‘capriccio’ una delle più autorevole fonti, la Treccani.
Caprìccio s. m. (e già qui sorrido... sostantivo maschile...). Definizione: voglia improvvisa e bizzarra, spesso ostinata anche se di breve durata: gli vengono tutti i c.; le è venuto il c. di un orologio molto costoso; ma che capriccio ti salta, ora?; levare, cavare un c., soddisfarlo; fare passare i c.; essere pieno di c.; avere più c. che capelli in testa; ogni riccio un c., di un bambino assai capriccioso (ma anche riferito talora, scherzosamente a donne).
Credo di avere reso abbastanza l’idea...

 

La definizione di ‘capriccio’ la adatto a quella borsa che non mi serve, ma che nel momento in cui la vedo, comprendo che non ne posso fare a meno. Ricordavo proprio oggi, quando, in tempi non sospetti, le borse non le progettavo ma le compravo o me le facevo regalare: spesso capriccio travestito da bisogno, come affettuosamente mi canzonava la mia cara amica Barbara ”mi manca proprio ‘quella’ borsa nera”.
Chiudo gli occhi e mi rivedo, mentre entro nel negozio e la scelgo, poi finalmente tocco l’oggetto del mio desiderio-capriccio, al passo successivo trattenendo il respiro sto aprendo con rispetto e attenzione il packaging...lo prendo tra le mani e con apparente noncuranza... la poggio sul cassettone per poterla guardare mentre mi addormento.
Nella foto un Trittico produzione di qualche anno fa, realizzata in tessuto neoprene stampato in edizione limitata per Cricribags, un capriccio per me e le mie borsomaniche...
Appuntamento alla prossima settimana con ‘la borsa disordinata’.

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