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Alcantara che io chiamo eco daino

Buongiorno care amiche e cari amici borsomaniaci, ma non solo... eccoci qui per il nostro appuntamento del mercoledì con tazza di caffè per riprendere a sparlare di tessuto che, come sapete, è l’ingrediente forse più importante delle mie crìcrìbags perché dà loro personalità e unicità.

Oggi parleremo di alcantara, un altro tessuto ‘rubato’ all’arredamento... anche se non è questo il motivo per cui l’ho scelta.

Forse è sbagliato chiamarla tessuto perché non ha trama ed è ottenuta attraverso un particolare processo di lavorazione: filatura prima e drenatura poi che crea una fibra resistente, ma delicata al tempo stesso. Somiglia al camoscio ma è una fibra totalmente sintetica (68% di poliestere e 32% di poliuretano), difatti è proprio questo che me l’ha fatta chiamare eco daino.

Non è pelle e non è tessuto, ma ha le caratteristiche che mi piacciono di entrambi: è robusta ma morbida, è sostenuta ma leggera, lavabile e anti macchia.

Una curiosità... come il cachemire anche l’alcantara nera risulta meno morbida di quella di altri colori, questo non è sinonimo di cattiva qualità, ma semplice conseguenza di tintura e fissaggio del colore nero.

Parlando di colori… ho pensato per voi il blu, che è sempre stato il colore della primavera (anche se lo adoro in tutte le stagioni), quest’anno poi è ‘Pantone 19-4052 Classic blu color of the year 2020', e il verde militare da poter abbinare al bianco ma non solo... giusto compromesso per questa stagione.

Appuntamento alla prossima settimana...

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