Buongiorno care amiche e cari amici borsomaniaci, ma non solo... eccoci qui, pronti per parlare a sproposito di una crícríbagsvictim molto speciale: Barbara.
So che non ama essere raccontata, ma mi perdonerà perché è la sorella che non ho mai avuto, sempre presente anche quando lontana.
Non importa quanto tempo passa senza vederci, entrambe sappiamo di esserci sempre l’una per l’altra.
Barbara è ‘regale’ nel suo modo di essere e muoversi nello spazio, inconsapevole della sua bellezza.
Adoro il suo modo di prendermi in giro con affettuosa ironia e negli anni è la persona con cui è stato più facile chiarire anche quando qualcosa non andava, perché, diciamoci la verità, solo un grande affetto permette di ‘scazzarsi’ e poi volersi bene più di prima.
Alla domanda “che cosa ti ha colpito nelle crícríbags” non esita: “innanzitutto sono molto contenta, felice e fiera di essere stata presente fin dall’inizio alla nascita di questa tua avventura. La cosa che mi colpì, è che sono come le vuoi tu, tutte diverse, e attraverso i tuoi consigli si trasformano in pezzi unici.”
“Perché le hai scelte e come le utilizzi” anche qui la risposta è immediata: “ho iniziato subito con le classiche Trittico nel formati M e L con manici a spalla, ma ormai da molti anni mi sono buttata sulle tracolle, perché riesco ad avere le mani libere e in sicurezza anche in bicicletta e scooter. È come se fossero un prolungamento del mio corpo.
Una cosa molto importante per me, è utilizzare le due busta per tenere separati lavoro e cose personali di uso quotidiano. Confesso, ahimè, di essere diventata dipendente da queste tracolle”.
Difatti per lei ho realizzato non semplicemente la 26x26 ma quella che è diventata la Doppia 26x26+22x22.
Ne ha di molti tessuti, diversi per tutte le stagioni... e quando vedo Barbara indossare una crícríbags, ho sempre un moto d’orgoglio perché la porta in modo splendido.
